[NOTA]
Questa pagina è una copia di archivio della newsletter di #CivicHackingIT.
[FINE NOTA]
Auguri!
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Dal quattordici dicembre (compleanno di Erika) in poi, per noi, si entra ne LE FESTE: un enorme conglomerato di cibo e persone da cui riemergiamo intorno al sette gennaio. Non potendo rispondere dell'operato dei nostri cervelli sotto grassi insaturi, questa è l'ultima mail che riceverai da noi per il 2017. Torniamo il tredici gennaio 2018, pronti e carichi (e rotolanti).
Ti lasciamo, comunque, qualche idea di civic hacking a cui contribuire, da approfondire o da scoprire per non sentire troppo la nostra assenza.

Ci rivediamo il tredici e ti auguriamo che questo sia un mese bello, che tu riesca a riposarti (se ne hai bisogno) e che tu possa diventare un po' più civic hacker!

Piccola TO-DO festiva

Fa(tt)i qualche regalo

Prima di lanciarti nella tua versione delle "feste", quale tradizione di questo periodo ti piace di più? Noi (ok, ammettiamolo Erika) adoriamo i regali, ma come coniugare questo aspetto consumistico con i problemi sociali concreti a cui il civic hacking trova soluzioni creative?
Il modo che preferiamo (ok, ammettiamolo che Matteo preferisce) è il crowdfunding: sostenere un progetto in cui si crede economicamente e ricevere un premio (e l'orgoglio di aver fatto qualcosa di buono). Progetti ce ne sono più di quanti se ne possa seguire in una vita sola, piattaforme pure. Noi te ne consigliamo solo un paio, a cui crediamo davvero e a cui vogliamo donare anche noi.

Il primo è "Il Giardino di Scidà. Un bene confiscato alla mafia diventa casa memoria" su Produzioni dal basso. La vicenda dell'immobile la seguiamo da un po' (e ne abbiamo parlato qualche mese fa). Per fare un riassunto breve - che non vuole assolutamente sostituire la testimonianza di Cristiano Longo: la palazzina in questione viene sequestrata, dopo varie lungaggini viene assegnata, ma non consegnata. Finalmente è stata consegnata e ha bisogno di un po' di lavori: il crowdfunding serve a renderla operativa, lo trovi qui http://sostieni.link/16428.

Il secondo è quello per il finanziamento di Valigia Blu. Nonostante non abbiano bisogno di presentazioni, copiamo comunque un paio di righe dal sito: "Valigia Blu fa qualcosa di diverso: giornalismo con l’aiuto dei lettori, partendo dai fatti e confrontandosi ogni giorno con chi ci segue. Per noi, fare informazione è servizio pubblico. Ci occupiamo dei temi più dibattuti ma sui quali c’è anche molta confusione: vaccini, migranti, lavoro, temi di attualità, alfabetizzazione ai media e alle notizie. Eliminando il rumore di fondo, sono i fatti a rimanere al centro dei nostri approfondimenti. [...] Valigia Blu è una forma di attivismo digitale". Lo scopo del crowdfunding è offrire il servizio per un altro anno e trovi tutti i dettagli qui https://crowdfunding.valigiablu.it/projects/crowdfunding/.

Fa(tt)i una passeggiata

Lo sappiamo che con i pranzoni e cenoni la voglia di camminare passa, ma stare un mese seduti a tavola non è proprio l'ideale per le coronarie. Quindi, usciamo, facciamo due passi!
Ammappalitalia ci è stato segnalato da Cristina Galasso su Twitter ed è una piattaforma di crowdmapping dei sentieri e delle strade bianche del territorio italiano. Basata sui dati di OpenStreetMap e rilasciata con la stessa licenza (OdBL), oltre a farti scoprire nuovi percorsi, ti permette di contribuire inserendo a tua volta nuove stradine, nuovi cammini. Noi abitiamo in Trentino e ci sono stradine e sentieri praticamente fuori dalla porta di ogni casa, ma non sempre li conosciamo. Cercheremo di ossigenare i cervelli sfruttando e contribuendo anche a queste mappe.

Fa(tt)i un bilancio

Questa cosa che a fine anno si fanno i conti a noi proprio non piace, ma ci cadiamo comunque. Oggi, più che un bilancio, vogliamo riproporti qualcosa che potrebbe esserti sfuggito.
Se hai voglia di spaparanzarti sul divano (e i grassi insaturi non hanno ancora colonizzato il tuo cervello), puoi recuperare i documentari che abbiamo citato quest'estate. Sono in inglese, quindi richiedono un po' di sforzo, ma vale la pena guardarli.
Se ti piacciono più gli argomenti di cui scrive Matteo, a gennaio ha scritto un lunghissimo blogpost sulla funzione degli hackathon all'interno del percorso dell'Open Government. Tra le varie cose che Matteo ha messo nel blog nel 2017, questa è la preferita di Erika perché parla di cose concrete, di strumenti che, forse, vanno riaffilati e di rimettere al centro le persone.
Se, invece, ti piacciono più le cose che fa Erika, la sua traduzione sullo spirito hacker è piaciuta parecchio. Domenica siamo stati a pranzo con un paio di amici "profani" (tra cui una signora del gruppo di lettura di Erika che di hacking non sa nulla) ed entrambi ne hanno cantato le lodi. A onor del vero, anche per Matteo è stata una delle letture più interessanti del 2017.
Anche tu hai sicuramente un blogpost preferito tra quelli che hai letto nel 2017, che dici di rileggertelo e vedere cosa ne pensi a distanza di un po' di tempo?

NELLA LIBRERIA DI #CivicHackingIT

Quello che ancora non hai letto

Dai, secondo te, durante LE FESTE possiamo ammorbarti con un libro specifico? Non l'avremmo mai fatto!
Punto primo, ognuno di noi ha centinaia di libri nella propria TBR (la lista To Be Read, le letture da fare, insomma); punto secondo, la lettura è un piacere: perché non approfittare dei giorni più pigri dell'anno per recuperare quel titolo che ti incuriosisce tanto, ma non hai mai tempo di leggere?
Se sei tra coloro che non hanno una TBR, qual è il tuo trucco? Ti invidiamo moltissimo (puoi comunque curiosare nell'archivio di questa newsletter e vedere se c'è qualcosa che ti fa gola). Se proprio sei veramente a corto di idee, scrivici su Twitter: se LE FESTE non ci uccidono, potremmo rispondere, ma non garantiamo ;).
Ci vediamo il prossimo anno!

Erika e Matteo
 
Ps. come sempre, se trovi qualcosa di interessante a tema #CivicHackingIT, segnalacelo su Twitter.
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Questa mail ti arriva perché ti interessa restare aggiornata/o sulla situazione del civic hacking in Italia (e qualche occasionale spunto dall'estero). La newsletter è curata da Erika Marconato e Matteo Brunati (stiamo anche lavorando ad un libro per raccontare il civic hacking in Italia).
 
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