C'è davvero bisogno di un altro gruppo di parole vicino al sostantivo "città"? La risposta la lasciamo a te, dopo che avrai letto delle città Open Source.
Sgombriamo subito il campo: non si tratta di un tipo di smart city (le cosiddette città intelligenti basate, soprattutto, su un uso massiccio di tecnologia e sensoristica). Non si tratta nemmeno di una bacchetta magica che risolve tutti i problemi degli agglomerati urbati.
Semplificando, potremmo dire che è un modo di vivere la città. Un modo un po' hacker: si tratta di mettere le mani in pasta, di auto-organizzarsi e di sfruttare la tecnologia, intesa come mezzo, non come fine. Insomma, questa settimana parliamo di città Open Source, ne conosci qualcuna? Cosa ne pensi?
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