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Questa pagina è una copia di archivio della newsletter di #CivicHackingIT.
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Agosto!
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Sono settimane che ti bombardiamo con cose che dovresti fare per rendere il tuo agosto meno sonnacchioso e più civicamente hackerante. E noi? Che faremo noi?

Come prima cosa, ci prenderemo una pausa da questa newsletter. Fino al primo settembre non avrai nostre notizie. Non perché andiamo in ferie (magari!), bensì perché stiamo cercando di chiudere la prima versione del libro che stiamo scrivendo (lo sai, sì, che stiamo scrivendo un libro sul civic hacking in Italia?). Scrivener, il software che usiamo per il manoscritto, ci avvisa che siamo a buon punto per quanto riguarda il numero di pagine e anche l'indice che è appeso alla nostra porta di casa concorda. Ma, cosa significa chiudere la prima versione del libro? Per noi, significa avere completato tutta la stesura della bozza zero (incluse le introduzioni alle storie) e aver anche finito il primo giro di revisioni e correzioni. Insomma, avere in mano la prima bozza, ossia qualcosa che possiamo presentare ad un potenziale editore.

Dopodiché, a settembre questa newsletter fa un anno (o meglio 52 numeri, puoi recuperare gli ultimi dall'archivio). Un'altra cosa che ci terrà impegnati è l'organizzazione della sorpresa che vogliamo farti per festeggiare.

Nel caso tutto questo non ti sembri sufficiente, Erika sarà impegnata a tradurre un po' di post per ripartire in quarta. Oltre a finire la traduzione del pezzo su g0v.tw, lavorerà alla traduzione di Fifty shades of open, che abbiamo nominato qualche numero fa. Ovviamente ci sono anche altre traduzioni da fare, ma non possiamo anticiparti proprio tutto, no? 

Andremo di certo un paio di giorni al lago, giusto per ricaricarci. In ogni caso, questa settimana ti segnaliamo alcuni dei link più interessanti che abbiamo raccolto per il libro, dopodiché, ci ritroviamo a settembre!

Di cosa parla 'sto benedetto libro?

Partecipazione civica

Fare civic hacking senza prendere parte alla vita della città è piuttosto difficile. "Sono molte le definizioni e le formule con le quali si fa riferimento alla partecipazione civica. Concetti quali quello di cittadinanza attiva, partecipazione civica, società civile, associazionismo, vengono spesso utilizzati come sinonimi e riconducono a loro volta a filoni interpretativi che chiamano in causa la nozione stessa di democrazia e la sua qualità all'interno delle società contemporanee". Insomma, per partecipare ci sono tanti modi - e quasi ogni modo ha una definizione a sé stante, ma questo link è uno dei nostri punti di partenza per approfondire cosa significa partecipare (da questo, siamo poi passati a leggere il libro, ovviamente, e sfruttarne la bibliografia per trovare altre fonti).

Open Data e comunità

Ci saranno una serie di capitoli dedicati alle comunità e altri dedicati agli Open Data. Dopodiché, nel caso ci fossero dubbi, uniremo anche le due cose e parleremo di Spaghetti Open Data, comunità di cui entrambi facciamo parte. Siamo partiti da alcuni blogpost di Alberto Cottica (tra cui questo) e dai primi messaggi scambiati in lista (che trovi qui). Il ragionamento prosegue di pari passo con l'evoluzione della comunità: parleremo di progetti nati in seno alla comunità, di relazioni con le Pubbliche Amministrazioni, di sfide, di vittorie e di fallimenti. Parleremo anche di un sacco di altre cose, ma non vogliamo rovinarti la sorpresa.

Prototipi

Nel caso non fosse chiaro dalle ultime newsletter, nel libro avremo anche svariati capitoli dedicati ai prototipi, agli esperimenti e agli hackeraggi veri e propri. A dicembre siamo incappati in questo blogpost sulla progettazione a partire dai bisogni di chi finirà per usare le cose che facciamo. "Mettere le persone al centro del lavoro di progettazione vuol dire tenere in considerazione in ogni nostro intervento che il prodotto dovrà migliorare la qualità della vita di coloro che lo useranno" sono parole sante. Anche per i civic hacker!

NELLA LIBRERIA DI #CivicHackingIT

Il gorilla invisibile di Christopher Chabris e Daniel Simons, Il Sole 24 Ore

Questo saggio del 2010, tradotto e pubblicato in Italia per Il Sole 24 Ore, ci mette di fronte ad una triste verità: nessuna delle nostre intuizioni è geniale, indipendentemente da quello che pensiamo. Anzi, le nostre intuizioni sono approssimative, se non addirittura sbagliate, piene di pregiudizi e, a volte, pericolose. Siamo incappati nell'esperimento del gorilla invisibile mentre cercavamo materiali per il capitolo sul governo del fare, detto anche do-ocracy, in particolare cercavamo fonti sui bias cognitivi. Una lettura divertente, anche se non proprio leggera.
Ci risentiamo a settembre!

Erika e Matteo
 
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