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Mentre stiamo scrivendo questa newsletter, vediamo la neve fuori dalla finestra. Il che ci ricorda che le feste si avvicinano - non bastasse la stanchezza che di solito ci attanaglia a dicembre. Questo è l'ultimo numero del 2019 (torneremo sabato 11 gennaio 2020) e, dato che i bilanci lasciano il tempo che trovano, abbiamo preferito concentrarci su qualche buona azione che puoi fare entro la fine degli anni Dieci. Abbiamo cercato - e trovato - un paio di cose a cui donare del denaro e un corso, nel caso tu voglia approfittare di questi giorni più lenti per imparare qualcosa di nuovo.
Se nessuna delle cose che abbiamo scelto ti convince oppure hai qualche euro che ti avanza, puoi fare un regalo a noi e sostenere questa newsletter con una donazione libera su PayPal, come ha fatto Francesco la settimana scorsa (grazie!). Come sempre, ci piace che la newsletter sia gratis, ma se la leggi volentieri, quello è un buon modo per farcelo sapere.
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Una cosa che noi sosteniamo
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Anche prima di cominciare a riflettere sul civic hacking, il software libero ci interessava. Uno dei modi in cui abbiamo scelto di renderlo un po' più sostenibile è una donazione annuale a FSFE, la Free Software Foundation Europe. Si tratta di "un'associazione che incoraggia gli utenti ad avere il controllo della tecnologia. Il Software è presente in tutti gli aspetti della nostra vita ed è importante che questa tecnologia ci aiuti anziché limitarci. Il Software Libero garantisce a tutti i diritti di usare, studiare, modificare e condividere il software. Questi diritti aiutano a sostenere altre libertà fondamentali come il diritto di parola, la libertà di stampa e la privacy".
Uno dei modi per sostenerla è una donazione annuale, ma c'è anche l'opzione di una donazione una tantum. Trovi tutte le informazioni sul loro sito https://my.fsfe.org/donate.
L'anno scorso ci hanno mandato un meraviglioso biglietto (che trovi anche nel loro negozio) e una spilletta. Non vediamo l'ora di vedere cosa metteranno nella busta di ringraziamento quest'anno.
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Due cose che stiamo valutando
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FSFE è un'organizzazione abbastanza nota, ma noi cerchiamo ogni anno anche qualcosa di meno conosciuto a cui dare i nostri soldi. Nei prossimi mesi osserveremo da vicino Good Morning Italia e la EFF, Electronic Frontier Foundation. Entrambe sono realtà piuttosto consolidate, ma che non abbiamo mai valutato da vicino, criticamente.
Good Morning Italia è un aggregatore di notizie un po' particolare: una redazione di giornalisti seleziona ogni giorno le notizie e le fonti più rilevanti confezionandoli in una mail fatta di tanti mini riassunti (ovviamente con link allegati, in modo da poter approfondire, volendo). Matteo sta provando il mese gratuito, Erika lo proverà a febbraio e poi decideremo se abbonarci.
Erika ha scoperto EFF su Twitter. O meglio, ha cominciato a seguire Eva Galperin, che in EFF si occupa di cybersecurity. Oltre agli incubi da stalkerware e spouseware, la EFF ha come goal principale la protezione delle libertà civili in un mondo digitale. Gli ultimi post nel loro blog parlano di domini .org, di riconoscimento facciale e di genetica, insomma fanno un lavoro interessante, ma ci lascia perplessi la visione quasi completamente statunitense dei problemi, quindi ci riserviamo di osservarli ancora un po' prima di decidere se fare una donazione o meno.
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Tre ore per imparare qualcosa di nuovo
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Lo European Data Portal ha pubblicato un corso sugli Open Data in varie lingue, compreso l'italiano. Le lezioni coprono vari argomenti: si parte con "cosa sono gli Open Data" e si finisce con "Ottenere risultati con gli Open Data". In tutto sono sedici mini lezioni composte di blogpost, video, questionari e risorse con cui approfondire l'argomento in esame. Non siamo sicuri ci vogliano solo tre ore per completare il corso - abbiamo fatto una stima -, ma è un'ottima risorsa e puoi dedicarci il tempo che ritieni necessario (soprattutto se di dati già sai qualcosa, ci saranno sicuramente pezzi che affronterai più velocemente).
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NELLA LIBRERIA DI #CivicHackingIT
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Fuori controllo di Carola Frediani, Venipedia
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Un po' per ovviare alla zuccherosità del periodo, un po' perché Carola Frediani è una giornalista che lavora bene, abbiamo appena messo nei nostri ereader questo cyber-thriller appena uscito per i tipi di Venipedia. Non l'abbiamo ancora letto, ma ci terrà compagnia nei prossimi viaggi in treno. L'abbiamo scelto perché il genere ci piace parecchio, anche se - di solito - le storie sono spesso ambientate negli Stati Uniti. L'autrice ambienta le vicende in Italia - finalmente! - e ti lasciamo la quarta di copertina nel caso noi siamo i primi a nominartelo.
"Siamo nell’Italia contemporanea, ma spostati in avanti, nel futuro, di qualche anno. Ci sono leggi d’emergenza, carceri speciali per il terrorismo e il cyber terrorismo, una perdurante crisi economica. Un trio improbabile di hacktivisti vìola alcune banche dati governative, prelevando ingenti quantità di materiali riservati. Sembra uno dei soliti attacchi informatici, una delle usuali fuoriuscite di documenti, finché non si capisce che questa volta potrebbe essere qualcosa di molto più sostanzioso. Ma anche di indecifrabile. Per questa ragione viene coinvolto Francesco, un giornalista precario 35enne, padre di due bambini, vedovo dopo che la moglie è rimasta uccisa in uno strano incidente. E lui a sua volta tira in mezzo una donna in carriera che lavora in un social network, con alcuni conti in sospeso col passato. L’incongruo gruppo inizia dunque una serie di indagini per capire cosa ci sia dietro a quei documenti e in particolare a un possibile programma di sorveglianza cui sembrano alludere. Ma il cerchio attorno al gruppo inizia a stringersi da subito, anche se a tratti in modo impalpabile e sfuggente, mentre altre figure entrano in gioco: politici, poliziotti, agenti dei servizi, imprenditori di software di intelligenza artificiale, hacker russi, vecchi e nuovi amici. Senza che a ciascuno sia mai chiaro di chi potersi fidare. Tra fughe rocambolesche, raid della polizia, comunicazioni segrete e viaggi per inseguire testimoni, pezzo dopo pezzo salteranno fuori le tessere di un mosaico più grande, che finirà con il delineare anche inaspettate e inquietanti verità personali. Mentre i principali personaggi, le cui vite vengono progressivamente squassate dalla decisione di farsi coinvolgere, ora si avvicinano, ora si allontanano fra loro, assorbiti dalla necessità di sfuggire ai meccanismi che li sovrastano".
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Buona lettura!
Erika e Matteo
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Ps. come sempre, se trovi qualcosa di interessante a tema #CivicHackingIT, segnalacelo su Twitter.
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