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Sabato prossimo - il 14 - Erika è stata invitata al Laboratorio Aperto organizzato da Reggio Emilia. La giornata si intitola Spazio a una nuova città e sul sito si legge che è un luogo per sviluppare le competenze digitali dei cittadini, quindi questa settimana ne approfittiamo per parlare di digitale in modo un pochino più alto. Non vogliamo addentrarci nella netiquette (ossia il modo in cui ci si dovrebbe comportare online, ti lasciamo il link alla voce su Wikipedia): vogliamo invece lanciarti alcuni spunti per approfondire alcuni aspetti di cultura digitale che non fanno male nemmeno ai progetti di civic hacking. Internet è per sempre? Ed esiste la cultura digitale?
Anche se non risponderà direttamente alle domande che ti abbiamo appena fatto, l'evento a cui parteciperà Erika è comunque un modo per parlare di digitale in maniera un pochino più alta.
Tutte le informazioni le trovi nella pagina dedicata del sito del comune di Reggio Emilia (ma te le riportiamo anche qui sotto, così non ci lasci prematuramente).
Open Data e Civic Hacking - 14 dicembre 2019 ore 16.30
Dove: Chiostri di San Pietro via emilia san pietro 44/c, Reggio Emilia
Cosa sarà: un’intervista condotta da Elisabetta Tola a Erika Marconato, civic hacker e scrittrice, e Andrea Zanni, matematico e bibliotecario digitale ex presidente di Wikimedia Italia, per confrontarsi su come sia possibile mettere a disposizione il proprio talento per risolvere problemi di interesse sociale, concetto di base del civic hacking.
Se sei da quelle parti, passa a fare ciao ciao con la manina.
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Abbiamo dedicato tutta l'introduzione all'evento di Erika, però anche Matteo è stato un'ape operosa ultimamente. In particolare, è stato ospitato da Riccardo Mancinelli su Strategia IT, un podcast che ha l'aspetto di varie interviste su web, tecnologia e business. Matteo e Riccardo hanno discusso di alcuni dietro le quinte di questa newsletter, di Open Data, di Spaghetti Open Data, della differenza tra civic hacking e civic tech e di un sacco di altre cose. Il podcast dura quasi un'ora, per cui non ti diciamo altro e ti lasciamo il link.
Trovi tutta l'ora di chiaccherata qui: https://www.spreaker.com/user/7055564/civic-hacking.
Vai a fare una lunga passeggiata con le cuffie nelle orecchie e se ti viene qualche idea puoi scrivere a Matteo su Twitter.
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Hai sentito parlare di Decretazo Digital? Si tratta di un "decreto legge che è stato appena approvato permette al governo spagnolo di interrompere la connessione internet senza l’intervento dell’autorità giudiziaria, per mantenere l’ordine pubblico". è stato approvato dopo le ultime manifestazioni catalane e tocca anche noi, anche se sembra di no. La citazione viene da un pezzo di Monica Pelliccia per Il Fatto quotidiano. Ne ha parlato Matteo Flora su Ciao, Internet!, la sua rubrica quotidiana su YouTube per capire meglio la Rete. L'articolo originale - se leggi lo spagnolo - lo trovi su MuyComputer a firma di Juan Ranchal.
Da parte nostra possiamo solo consigliarti di leggere cosa sta succedendo e sottolineare che un Internet non è detto che sia per sempre, anzi.
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Alfonso Fuggetta ha scritto un blogpost per Tech Economy 2030 intitolato Per una moderna cultura ai tempi del digitale. Cosa significa cultura e come cambia ai tempi del digitale? "Non ho i titoli per addentrarmi in una discussione approfondita su cosa si debba oggi intendere per cultura. Legioni di studiosi hanno nei secoli studiato il tema. [...] De Mauro ci dice che senza cultura non c’è democrazia, la forma più alta di vita sociale mai raggiunta nella storia dell’umanità. Quindi dovremmo considerare lo sviluppo culturale della società e dei singoli come un passaggio essenziale per garantire sviluppo democratico e, aggiungo io, convivenza civile e prosperità economica. Eppure la parola 'cultura' oggi sembra quasi vuota, svilita, contestata. [...] In tutto ciò, cosa c’entra il digitale? C’entra in quanto in questo tempo partecipa in modo decisivo alla definizione del concetto stesso di cultura [...] il digitale vive al centro della nostra società. È un suo costituente cardine che ne determina nel bene e nel male dinamiche e comportamenti. Non può quindi essere visto come un optional, un elemento marginale del quale se appena possibile fare a meno, o un ambito tra i tanti del nostro vivere quotidiano".
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NELLA LIBRERIA DI #CivicHackingIT
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La quarta rivoluzione di Luciano Floridi, Raffaello Cortina Editore
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Del concetto di onlife avevamo parlato un po' di tempo fa in un numero in cui parlavamo di internet e libertà. Ti riproponiamo quella newsletter un po' perché va a braccetto con quella di questa settimana, un po' perché abbiamo deciso di consigliarti un saggio di Floridi come lettura.
In La quarta rivoluzione l'autore analizza come le tecnologie e l'immediatezza comunicativa (che definisce infosfera) stiano cambiando il nostro modo di relazionarci con gli altri: i confini tra online e offline si sfumano, così come quelli tra pubblico e privato. Non siamo di fronte a Pierino che grida "Al lupo!" né alla visione tecnoentusiasta un po' trita che mette al centro guru e influencer. Floridi esamina sia il potenziale positivo, che quello negativo, perché quello che gli interessa fare è metterci di fronte al futuro che fa capolino tra i bit, in nuce, ma vivo.
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Buona lettura!
Erika e Matteo
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Ps. come sempre, se trovi qualcosa di interessante a tema #CivicHackingIT, segnalacelo su Twitter.
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